giovedì 19 marzo 2009

Giornata della Memoria - 21 marzo

don Puglisi, un sorriso contro la mafia.

Era un uomo solo, disarmato.
Per fermarlo lo chiamarono padre, perché era un sacerdote.
L'assassino, 28 anni, 13 omicidi alle spalle, teneva in pugno una pistola col silenziatore. Un altro, mentendo, disse: "E' una rapina".
L'uomo disse solo tre parole: "Me lo aspettavo".
Sorrise, come faceva sempre con tutti.
E fu l'ultimo dei suoi sorrisi.

"C'è un aspetto particolare nei martiri dei nostri giorni: essi vengono uccisi non perché credono, ma perché amano; non in odio della fede, ma in odio dell'amore" Don Pino è stato ucciso perché la mafia non poteva tollerare l'amore con cui egli si dedicava a sottrarre i giovani alla strada e alla malavita. La testimonianza che Salvatore Grigoli, l'assassino di don Puglisi, ha reso pubblicamente dopo essersi convertito, conferma che, per estirpare la mafia non basta il coraggio delle forze dell'ordine, (o) i politici e i magistrati onesti. La forza per sconfiggere la mafia è l'amore, la carità alimentata dalla fede, che sola può trasformare le coscienze, cambiare la mentalità, la cultura e la vita." (padre Bartolomeo Sorge, gesuita, direttore a Palermo del centro "Pedro Arrupe")

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo che per sconfiggere la mafia l'amore non basta. La prova è la fine di Padre Puglisi. E' necessario lo scatto di orgoglio del popolo siciliano che invece di abbassare la testa sappia reagire al crimine. I politici dovrebbero evitare di avere contatti con questi uomini e non servirsene per accrescere il proprio potere. I politici non dovrebbero usare anche gli stati di bisogno per soggiogare e umiliare le persone. Dovrebbero usare il potere a fin di bene e non per i loro sporchi interessi. La mafia si nutre di non cultura, di corruzione, di stati di bisogno, di omertà, di appalti truccati, di amministratori compiacenti, ecc. Tutto ciò bisogna sconfigere e non arrendersi alla rassegnazione.

Anonimo ha detto...

Il 21 marzo è la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie. E' stata istituita nel 1995 è si celebra il 21 marzo perchè è l'inizio della primavera, simbolo della rinascita e della speranza viva. Si tratta di una giornata il cui valore simbolico va oltre ogni colore politico ed ogni appartenenza ideologica e religiosa. E' l'occasione per ricordare coloro che hanno dato la vita nel nostro Paese per combattere e contrastare le mafie. E' l'occasione per ribadire con forza l'impegno di tutti, associazioni, istituzioni, liberi cittadini, per manifestare il loro impegno concreto contro la mafia, la camorra, la 'ndrangheta, contro la corruzione politica, contro ogni forma di illegalità e di collusione con organizzazioni criminali. E' quindi la giornata ideale in cui si dovrà cogliere l'occasione per ribadire i valori sani e positivi da trasmettere alle giovani generazioni:legalità, giustizia, solidarietà, impegno civico ecc.. E' anche la speranza che nel futuro non vi sia più bisogno di eroi, come Padre Puglisi, perchè la cultura del male è stata definitivamente sconfitta...