giovedì 30 giugno 2011

Il Sindaco CHIEDE E SPERA !!!

la dichiarazione del Sindaco è un fatto molto singolare nel contesto socio politico joppolese. e rappresenta sicuramente la naturale conseguenza della volontà e della scelta poltica del consigliere Scifo dimessosi da presidente del Consiglio e fuoriuscito dalla coalizione di maggioranza.

la situazione di stallo venutasi a creare in consiglio è sicuramente un fatto che sicuramente non aiuta nessuno, ma a questo punto qual'è la migliore soluzione politica per il paese?




Consiglio Comunale del 29 giugno

per ieri pomeriggio era previsto una seduta del consiglio comunale con all'ordine del gionro bne 13 punti di cui quattro richiesti dall'Opposizione.
Motivi legati al Rispetto verso il Consigliere Infantino in lutto per la perdita del padre hanno ritenuto opportuno rinviare tale seduta alla data del 27 luglio.

Prima di sciogliere la seduta del Cosiglio Comunale il Sindaco ha chiesto comunque di aprire il punto "Comunicazione del Sindaco". in tale punto Salvatore Lo Dico ha fatto due dichiarazioni. la prima legata alla vicenda ASI che lo vede imputato per Abuso d'ufficio e falso ideologico.

La seconda comunicazione invece è stato molto politica. in tale dichiarazione il Sindaco prendendo atto di uno stallo nei lavori del consiglio comunale ha sostenuto che da parte sua e da parte di tutto il gruppo che lo sostiene c'è una chiara volontà di realizzare una nuova fase politica per le il bene del paese.





GREST 2011


con la celebrazione della Santa Messa di ieri pomeriggio e con la consegna delle magliette parte anche ques'anno l'organizazione del GREST.
l'animoso don Antonio Cipolla con il suo staff ha messo a puntino un bel programma di attività per i ragazzi joppolesi. fino al 9 luglio dalle ore 8:00 alle 19:00 di sera tutto joppolo è impegnata in questa manifestazione.

la novità sostanziale di ques'anno è che il GREST si svolgerà interamente nel quartiere delle SCUOLE.

MARTORIO 2011 - video di piero sacco

grazie all'impegno di Piero Sacco siamo in possesso di un video che raccoglie tutte le foto del martorio 2011.
vi invito a vedermo e se possibile dare il vostro contributo.


CLICCA QUI


MARTORIO 2011 _ VIDEO

grazie a Pietro Sacco vi presento un video che raccoglie tutte le foto del Martorio 2011.

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Enzo Carrubba

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venerdì 17 giugno 2011

CASE POPOLARI

buone notizie per i tanti che apsettavano la pubblicazione della graduatoria definitiva delle case popolari. ufficiosamente apprendo che i verbali sono stati pubblicati e che alcuni richiedenti sono stati convocati per martedì prossimo per un sorteggio.

si tratta dei realizzandi alloggi popolari della traversa di via Kennedy. dopo quasi tre anni arriva la graduatoria definitiva. meglio tardi che mai!!!!

mercoledì 15 giugno 2011

Strada Cooperative

sbloccato il cantiere di lavori che nei giorni scorsi era stato avviato per la realizzazione della strada di fuga e accesso dal quartiere delle COOPERATIVE. 
dopo tre anni di continui solleciti da aprte dei consiglieri di opposizione il Comune aveva finalmente deciso di accogliere la richiesta dei cittadini di tale quartiere realizzando questo tratto di strada. ma nonostante questa buona volontà In fase di inizio lavori i lavori si sono bloccati per problemi legati alla procedura di esprorio del terreno interessato dai relativi lavori. 
Superati questi problemi sono nati altre problematiche legate alla predizposizione di strutture per gli impiant di illuminazione non previsti in fase di progettazione. iniziati i lavori altre questioni hanno minato la conduzione dei lavori. lavorando, lavorando infatti la ditta interessata ha trovato, ahimè, il tubo del gas che dal centro abitato va verso il quartie delle COOP. 

Che fare? Pare dopo un pò di riflessione gli addetti ai lavori abbiano trovato una soluzione in piena sicurezza.

speriamo che fino al taglio del nastro non ci siano altri problemi. 


martedì 14 giugno 2011

Abuso d’ufficio e falso ideologico - Nomine di favore al Consorzio Asi Agrigento


leggo e pubblico da agrigentoflash.it:

Giudizio immediato per 19 indagati, tra cui alcuni sindaci della provincia, coinvolti nell’inchiesta sulle nomine di favore nel Consiglio del Consorzio per l’area di sviluppo industriale. Il processo comincerà il prossimo 31 ottobre davanti ai giudici del Tribunale di Agrigento. Tutti i 19 imputati sono accusati di abuso d’ufficio e falso ideologico. Si tratta di Paolo Pilato, 52 anni, sindaco di Grotte, Cosimo Piro, 58 anni, sindaco di Cattolica Eraclea, Salvatore Lo Dico, 54 anni sindaco di Joppolo Giancaxio, Calogero Morgante, 66 anni assessore del Comune di Racalmuto, Armando Savarino, 70 anni, sindaco di Ravanusa, Emilio Militello, 54 anni, sindaco di Santa Elisabetta. Alfonso Tedesco, 50 anni, sindaco di Aragona. Questi amministratori sono accusati di abuso perché nello svolgimento delle proprie funzioni hanno procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alle persone che loro hanno nominato nel Consiglio generale o nel consiglio di amministrazione del Consorzio Asi di Agrigento. Giudizio immediato anche per i nominati: Maria Campanella, 50 anni, Anthony Lauricella, 40 anni, Giuseppe Cacciatore, 59 anni, Vincenzo Gagliardo, 40 anni, Vincenzo Randisi, 43 anni,  Giuseppa Maria Francesca Gulisano, 48 anni, Carmela Di Marco, 47 anni, Giuseppina Brucculeri, 37 anni, Luigi Di Vincenzo, 39 anni, Stefano Marsiglia, 31 anni, Carmelo Zambito, 36 anni,  Massimo Parisi, 33 anni. La Procura ha anche chiesto l’archiviazione per altre 29 persone tra le quali i sindaci di Campobello di Licata Michele Termini, il sindaco di Casteltermini Alfonso Sapia, il sindaco di Comitini Antonino Contino, il sindaco di Naro Giuseppe Morello, il sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto, il sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto, e l’ex sindaco di Favara Domenico Russello.

L'italia esulta!

il grande risultato del Referendum è motivo di orgogllio per tutti gli italiani anche per quelli che non hanno votato.

grande risultato anche a joppolo dove non solo è stato superato il quorum, ma è stato ragginto un ottimo risultato in termini di voto.

il cittadino joppolese è stato molto attento alle tematiche proposte dai quattro quesiti e senza troppi inviti è andato a votare.




giovedì 9 giugno 2011

Sindrome di NIMBY


















Con NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile") si indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come ad esempio grandi vie di comunicazione, cave, sviluppi insediativi o industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.
L'atteggiamento consiste nel riconoscere come necessari, o comunque possibili, gli oggetti del contendere ma, contemporaneamente, nel non volerli nel proprio territorio a causa delle eventuali controindicazioni sull'ambiente locale.

Paradosso dell'opera necessaria ma impossibile

Se la sindrome NIMBY colpisse ogni abitante della Terra diventerebbe di fatto impossibile prendere quei provvedimenti indispensabili a ogni comunità che risulterebbero fastidiosi per la relativa zona coinvolta.
Si arriverebbe così al paradosso che pur riconoscendo un impianto come essenziale, o comunque valido, non si riuscirebbe ugualmente a erigerlo.
D'altra parte anche la possibilità opposta, per cui nessun abitante della Terra fosse motivato a tutelare il territorio in cui vive, risulterebbe devastante dal punto di vista non solo ambientale.
Gli anglofoni, per indicare la degenerazione estrema della sindrome NIMBY, utilizzano l'acronimo BANANA che sta per Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything (lett. "Non costruire assolutamente nulla in alcun luogo vicino a qualunque cosa").

Assalto al Comune

corre voce che l'altro giorno al Comune di Joppolo si sono presentati gli ospiti della Comunità dei Minori Extracomunitari di Joppolo facendo "storie".

Accompagnati da un operatore della struttura chiedevano perchè il Comune non sostiene finanziariamente la Comunità così come previstodalla legge... i mancati pagamenti del Comune e la naturale mancanza di denaro nelle casse della comunità sta sicuramente determinando qualche problema di troppo che non è facile da gestire.

Opposizione - presentazione atti al Comune

presentati ieri pomeriggio al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Joppolo alcune comunicazioni.
Tra queste ci sono la richiesta di convocazione del CC per l'avvio del procedimento amminitrativo per la revisione del Piano Regolatore. il sollecito dell'approvazione dello Schema di Bilancio da parte della Giunta. una revoca in autotutela di un atto approvato dalla Giunta perchè di competente del Consiglio Comunale. Richiesta di convocazione di CC per un atto di indirizzo relativo alle assunzioni in cooperativa di servizi con metodo di trasparenza....

nel documento allegato trovi tutti gli atti presentati 
nella parte in basso  cliccando sulla terza icona grafica puoi scaricare il documento e stamparlo.
interrogazioni 2011 maggio 8

lunedì 6 giugno 2011

RIFIUTI - ordinanza del sindaco

il Sindaco in questi giorni ha firmato una ordinanza Sindacale che dispose che i cittadini di Joppolo devono depositare il sacchetto dei rifiuti solo alcuni giorni della settimana in quanto la raccolta dei rifiuti ad adopera dell'ATO GESA non avvien più ogni giorno, ma solo tre volte la settimana.

tale ordinanza, forse perchè scritta di fretta e furia, non ha tenuto nella dovuta considerazione di cosa devono fare i titolari di attività commerciale che oltre alla differenziata producono anche rifiuto umido.  Questi infatti non possono per legge tenere immondiazia dentro i locali della propria attività.

A domanda qualcuno dell'amministrazione ha così risposto!!! "fategli fare una domandina e problemi non ce ne saranno!!!"

menomale che le soluzioni ci sono sempre, ma perchè la domandina quando è un fatto pubblico e non solo notorio l'esistenza delle attività commerciali. l'ordinanza non doveva prevedere fin dal suo orgine la difficoltà per lo smaltimento del rifiuto umido delle attività commerciali???

Referendum Popolare - 4 quesiti per il 12 giugno



Privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impedimento, sono questi i quesiti sui quali ci esprimeremo al referendum del 12 e 13 giugno. Dopo un iniziale dietrofront del Governo sul nucleare, la decisione della Corte Suprema ha stabilito che anche su questo referendum avremo facoltà di voto, potendo abrogare non più la norma originale, ma quella modificata dal decreto governativo.

Premessa fondamentale: il referendum del 12 e 13 giugno è abrogativo, ovvero si vota SI se si è favorevoli all'abrogazione della legge in vigore. I decreti in questione sono già stati approvati dal Parlamento, quindi il cittadino deve decidere se far cadere o meno tali leggi. Votando SI, dichiariamo di non essere favorevoli al mantenimento delle leggi su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Votando NO, dichiariamo di essere d’accordo con quanto già in essere.


uno dei quesiti proposti è quello relativo alle norme in vigore per la gestione dell'Acqua. vediamo meglio cosa dice tale quesito:

PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA uno e due

L’acqua non si vende. È lo slogan utilizzato dal Comitato Referendario “2 SI’ per l’Acqua Bene Comune”.
1) Il primo quesito, secondo la denominazione sintetica formulata dall’Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, è il seguente:
Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione
«Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?»
Votando SI: si dice NO alla privatizzazione dell’acqua
Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.
La normativa, approvata dal Governo Berlusconi, stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Così facendo, andrebbero a finire definitivamente sul mercato le gestioni dei 64 ATO Acqua (gestori pubblici delle risorse idriche) che attualmente non hanno proceduto "ad affidamento" o che hanno affidato la gestione del servizio idrico a società a totale capitale pubblico. Non solo, la norma disciplina le società miste collocate in Borsa che, se vorranno mantenere l'affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.

Il secondo quesito, recita: “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma

«Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?».

Votando SI: si dice NO ai profitti sull’acqua

Si propone l’abrogazione dell’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell’ “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
L'abrogazione parziale è legata alla parte di normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio stesso.


io sono decisamente convinto che bisogna andare a votare SI per i due quesiti relativi alla gestione dell'acqua e mi auguro che la maggior parte degli italiani andrà a fare lo stesso.