sabato 27 febbraio 2010

Agevolazioni per la creazione d'impresa



Imprese di nuova costituzione, giovanili e femminili


L’art 2 della legge regionale 23 del dicembre 2008, a valere sull’asse 5 del P.O. FESR 2007/2013, prevede, in particolare, un importante sistema di aiuti in favore di alcune categorie di imprese.

L’obiettivo è quello di promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e di sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile.
Per questa misura sono stati stanziati 53 milioni di euro e il bando è STATO PUBBLICATO in Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana con scadenza il 2 Aprile.

Sviluppo Italia Sicilia é il Gestore Concessionario e coordinerà le richieste di accesso alle agevolazioni. Sicilia@servizi si è occupata della creazione del portale SI-GFI attraverso il quale si potrà fare domanda, esclusivamente on-line, per i finanziamenti concessi dalla legge.
I progetti devono prevedere un programma di investimenti che comporti spese non inferiori a 50.000 euro ed il valore massimo dell’agevolazione concedibile è pari a 1.500.000 euro.

Le imprese ammissibili, micro, piccole o medie devono appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • imprese nuove: imprese costituite da non oltre 5 anni, e non operanti negli ultimi 3.
  • Imprese giovanili: imprese individuali, società di persone, società di capitali e società cooperative il cui titolare o la cui maggioranza, sia numerica che di quote di capitale, sia formata da giovani che non abbiano ancora compiuto 36 anni ed in cui l’organo amministrativo presenti la stessa maggioranza.
  • Imprese femminili: imprese individuali, società di persone, società di capitali e società cooperative il cui titolare o la cui maggioranza, sia numerica che di quote di capitale, sia formata da donne ed in cui l’organo amministrativo presenti la stessa maggioranza.
Possono essere finanziati: la realizzazione di un nuovo impianto, l’ampliamento di un impianto produttivo esistente, la rilocalizzazione di impianti produttivi esistenti, solo se prevista all’interno di agglomerati industriali o incubatori di imprese, la diversificazione di un impianto produttivo esistente.
Solo per le micro e piccole imprese sono altresí ammissibili le spese da sostenere per lo start up ed il primo sviluppo dell’attività.
Le agevolazioni prevedono un contributo in conto impianti il cui valore massimo può essere per le micro e piccole imprese non superiore al 50% delle spese per investimenti ammissibili; per le medie imprese non superiore al 40% delle spese per investimenti ammissibili; contributo in conto interessi il cui valore massimo può essere per le micro e piccole imprese non superiore al 75% del conto interessi (purché inferiore al 50% del valore dell’investimento ammissibile); per le medie imprese non superiore al 75% del conto interessi (purché inferiore al 40% del valore dell’investimento ammissibile). Le imprese possono altresí richiedere un mix di contributi (in conto investimenti e in conto impianti) che può arrivare a coprire sino al 75% delle spese ammissibili. L’apporto di mezzi propri, esenti da aiuti pubblici, non deve comunque essere inferiore al 25% degli Investimenti ammissibili.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

su queste cose e importante l'assessore allo sviluppo economico che potrebbe diffondere la normativa. Vcè diteglielo così si attiva.

Anonimo ha detto...

ma chi è l'assessore allo sviluppo?

Anonimo ha detto...

è sparita nel silenzio