martedì 26 gennaio 2010

Oggi i funerali a Favara...

"Chiedo anche al Signore che non arrivi mai il momento di dovermi rifiutare di celebrare funerali ‘previsti’ o ‘preannunciati’, perché quel giorno, se mai dovesse arrivare, il mio posto, da agrigentino, sarà tra la nostra gente a pregare, ma non me la sentirò di parlare, come sarebbe successo se fossi stato a Messina".
Sono parole che scrissi in una lettera pubblica inviata al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e alle autorità della nostra provincia in occasione della frana che colpì Giampilieri riferendomi al Centro Storico di Agrigento. Parole che riconfermo e nella loro interezza. Domani mattina, per i funerali, il mio posto sarà tra la gente di Favara, con loro pregherò per Marianna, la piccola Chiara e per i loro genitori Giuseppe e Giuseppina e per il piccolo Giovanni.
Non è un sottrarmi al mio ruolo di vescovo, di pastore della porzione di Popolo che il Signore mi ha affidato, ma un farmi solidale e vicino alla famiglia Bellavia in questo giorno che è giorno di preghiera e silenzio. Condivido e faccio mie le parole che sono state lette domenica, 24 gennaio, nelle parrocchie di Favara ed esprimo la mia vicinanza al clero e alla comunità ecclesiale tutta. Invito tutti a guardare al Crocifisso, nell’estremo grido di Gesù sulla croce sono contenuti e riecheggiano tutti i gridi dell’umanità intera e tutti sono bagnati dalle lacrime del Padre.

+ Francesco Montenegro
Arcivescovo
di Agrigento

3 commenti:

enzo carrubba ha detto...

una posizione molto dura quella del vescovo don Franco.
non so fino a che punto sarà utile. ci vuole forse molto di più per agire contro i responsabili della grave vicenda di Favara.

certo da buon pastore il vescovo sarà comunque presente in Chiesa seduto accampo ai genitori di Chiara e Marianna e questo dice molto di più.

Anonimo ha detto...

Un grande gesto di fronte alla respondabilità di tanti burocrati incapaci e politici truffardini.

Unknown ha detto...

non mi sembra un gran gesto,secondo me non serve appiattirsi anzi il ruolo del vescovo,grazie alla posizione -alla cultura- al carisma deve essere esattamente il contrario