martedì 20 gennaio 2009

Bollette dell’acqua, la Girgenti Acque non tiene conto di una decisione della Corte Costituzionale

da agrigentoweb.it copio e incollo per opportuna conoscenza:
Recentemente in un mio articolo ho riportato la notizia che con decisione del 08.10.2008 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale sia dell'art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall'art. 28 della legge 31 luglio 2002, n. 179 (Disposizioni in materia ambientale),che dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.


Dopo detta decisione diverse Associazioni di consumatori attraverso i mezzi di informazione hanno invitato i residenti dei comuni dove manca l’impianto di depurazione a chiedere il rimborso di quanto precedentemente prelevato a titolo di canone di depurazione dai gestori del servizio idrico e fognario.
Tale rimborso,relativo agli ultimi 10 anni,in media per famiglia si aggira sugli 840 euro.
A seguito di ciò sono state tantissime le domande di rimborso presentate dagli utenti che non godono del servizio di depurazione ai Comuni o alle società private che gestiscono tale servizio.
Adesso ad Agrigento e in altri comuni nei quali il servizio idrico e fognario è gestito dalla Girgenti Acque succede che nelle bollette inviate dalla Società a molti utenti, come ad esempio quelli abitanti a S.Leone e a Villaggio Peruzzo, è stata irragionevolmente inserita la quota di tariffa del servizio di fognatura e depurazione non tenendo conto dell’esistenza della decisione della Consulta.
Si ha notizia che già i cittadini di Sciacca tramite il Comune ed alcune Associazioni di consumatori hanno protestato per l’inserimento del canone di depurazione contro la Girgenti Acque la quale ha ammesso l’errore spiegando che loro si sono attenuti ai tabulati trasmessi dal precedente gestore.
Occorrerebbe che anche per gli altri Comuni dove non esiste impianto di depurazione la Società dichiarasse ufficialmente che trattandosi di somme non dovute provvederà al rimborso nella successiva bolletta. Inoltre,considerato che ,come riportato nella bolletta, gli importi sono stati calcolati in base alla media dei dati di fatturato storici forniti dal precedente gestore riferiti agli anni 2006-2007 la Società farebbe bene a spiegare perché, ad alcuni utenti titolari di appartamenti che in quegli anni non sono stati abitati nei quali non vi è stato alcun consumo di acqua tant’è che sono state pagate al comune canoni idrici che si aggirano sui dieci euro, sono state recapitare bollette che superano le 100 euro.

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