IL RAZZISMO DEGLI INCOSCIENTI
MA I BAMBINI NON SONO TUTTI UGUALI?
di Agostino Spataro
Questa foto è di Martin, il
bambino di 8 anni morto, lunedi 15 aprile, nel vile attentato alla maratona di
Boston. Tutti siamo indignati e soprattutto immensamente addolorati per le tre
vite stroncate e decine di altre ferite, mutilate. L'informazione globale continua a fornire dettagli dell'attentato e
assicura che le autorità Usa cattureranno i responsabili per punirli in modo
esemplare...
Speriamo che, non trovandoli, non dichiarino un'altra guerra... ai paesi
produttori di pentole a pressione.
In quest'altra foto si vedono undici bambini afghani (i nomi
nessuno li ha pubblicati; tanto, undici più, undici in meno, che importanza
hanno: afghani sono!) uccisi da un missile lanciato da un Drone in dotazione
all'esercito di occupazione USA.
In questo caso, la stessa informazione globale è parca di notizie e ancor meno
di dettagli. Risultato: quasi nessuno, specie in Occidente, sa di questa
recente, ennesima strage d'innocenti. Un silenzio irreale, incosciente copre le
notizie imbarazzanti.
Tra i pochi che hanno saputo, solo
pochissimi si sono mostrati altrettanto addolorati per quei morti allineati
sopra un tappeto e legati con lo spago, quasi si temesse che potessero alzarsi
e scappare dalla guerra infinita che, come una maledizione biblica, dilania, da
circa 30 anni, il loro Paese. Poveri figli!
Nessuno ha chiesto alle autorità Usa di punire i responsabili sicuramente
noti... Anche se, si sa, quelle autorità non avrebbero punito gli alti
gradi del loro esercito e le loro ditte costruttrici di Droni e di missili...
E il mondo guarda, sgomento, a queste
morti diverse, di serie A e di serie B o C.
E quante altre stragi, assassinii di bambini in giro per il mondo! Nella sola
“operazione piombo fuso”(una delle tante compiute dagli eserciti israeliani) furono
uccisi decine, centinaia di bambini palestinesi. Eppure, non un fiore, nemmeno
una lacrima per quei bambini innocenti. Salvo, poi, quando ne cade uno
dell’altra parte, a pretendere cortei di capi di Stato e di governo al funerale.
Anche la pietà procede a senso unico e non s’incontra mai col dolore
dell’altro!
Insomma, è terribile
dirlo, nemmeno di fronte alla morte, che per fortuna non fa eccezioni, c’è uguaglianza
di percezione, di pietosa considerazione.
Domanda: perché questa diversità di sensibilità, di reazione persino di fronte
alla morte crudele di bambini innocenti? Siamo o non siamo tutti esseri umani,
uguali per diritto naturale e costituzionale?
Si può tergiversare intorno a questi interrogativi, ma nessuno, moralmente,
potrà mai giustificare tale diversità. Tranne un razzista dichiarato o anche
inconsapevole.
Domanda chiama domanda: perché il razzismo, comunque camuffato, dilaga in
Occidente?
Cosa sta succedendo alla "grande civiltà giudaico-cristiana"?
Provo a dire la mia.
Credo che il fattore religioso
c'entri poco. Io penso che il "male" che oggi domina l'Occidente
ossia il "neoliberismo", finanziario capitalista e senza regole, sia
riuscito a inaridire le nostre coscienze e sapienze, ad inoculare dentro di noi
i semi, spietati, dell'individualismo, del rampantismo, del razzismo, del
pensiero unico.
Mediante il potere dei suoi
mezzi di persuasione occulta o palese (compreso questo che stiamo utilizzando)
è riuscito a fiaccare, parcellizzare le società, le comunità e a ridurre gli
uomini e le donne da persone a individui solitari, praticamente asociali.
Si ricorre al razzismo e ai
terrorismi per imporre il disegno della "nuova economia del terrore"
che dilanierà i popoli in questo nuovo secolo.
Che fare? Esattamente non lo
so. Bisognerebbe discuterne insieme e in tanti.
So solo che non basta
recriminare. E' da oltre venti anni che recriminiamo, inutilmente.
Se si vuole, davvero, bloccare
questa pericolosa deriva e riprendere nelle nostre mani il filo della speranza,
del futuro dell'umanità dobbiamo riprendere, su basi completamente nuove, il
discorso del socialismo, della cooperazione diffusa, dei diritti e dei servizi
fondamentali di cittadinanza, ecc.
In primo luogo, bisogna
battersi per riformare o abrogare gli attuali accordi sul commercio
internazionale di merci e capitali, ricostituire la primazia dello Stato
democratico, laico e di diritto, per salvare l'uomo e il Pianeta dall'
autodistruzione.
L'altro grande tema da porre sul tappeto è quello
dell'uso sociale delle scoperte scientifiche e tecnologiche. La conoscenza è
patrimonio comune dell'umanità, non di gruppi ristretti di ricchi speculatori
ed evasori degli obblighi sociali!
Per fare tutto ciò (ed altro)
è indispensabile svegliarci dal torpore asintomatico in cui siamo caduti,
creare nuovi sindacati e partiti (con idee chiare, alternative) da mettere al
servizio del buongoverno e della giusta lotta dei lavoratori, dei giovani, di
tutti gli oppressi ossia della stragrande maggioranza della popolazione
mondiale, oggi, ridotta al silenzio, all'impotenza da un gruppo di potere tutto
sommato ristretto e fortemente minoritario. Non vedo altra via. Pensateci!
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