giovedì 4 ottobre 2012

ALLARME RANDAGISMO a Joppolo!!!

Raccolgo qualche segnalazione che in questi giorni ho avuto modo di ascoltare e che  mi pare stia assumendo toni non poco allarmanti.

Si tratta di cani abbandonati che sono liberi di circolare in giro per il paese e che in branco vanno in cerca di qualche occasione per inseguire e minacciare liberi cittadini che pensano di muoversi liberamente per le vie del nostro paese.

Domani chiederò ai funzionari del Comune di valutare come intervenire.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Enzo e tu cosa hai detto a queste persone che si lamentate con te? Che la colpa è del Sindaco.
Mi risulta che dei cani randagi se ne occupava l'unione dei comuni che voi dell'opposizione non avete voluto perchè ente inutile. Dille queste cosi Enzo.

Anonimo ha detto...

Sì e bisogna dire anche quanto veniva a costare ogni cane alla collettività. Forse conveniva mandare quel cane nei migliori alberghi di Taormina. Il randagismo non credo che si affronta con un ente inutile il cui costo era eccessivo rispetto al servizio offerto. Perchè l'anonimo del 05/10 ore 15,43 non dice quali vantaggi poteva avere il cittadino joppolese dall'esistenza di quel ente?

Salvatore ha detto...

Sarebbe corretto ed onesto che dicessi tu, quanto questo ente costava ai Joppolesi. Non ti pare?

PUBBLICA VICE' ha detto...

ALA FACCI DI STAVA ADDRUMANNU I CIRUNA. PUBBLICA VICE'
Sono stati tutti assolti gli imputati del processo relativo a presunte irregolarità nelle nomine nel consiglio di amministrazione dell’Asi.
Dinanzi al Gup Stefano Zammuto sono comparsi sei sindaci o ex sindaci, un ex assessore e dodici beneficiari della nomina: Paolo Pilato, 53 anni, sindaco di Grotte; Cosimo Piro, 59 anni, ex sindaco di Cattolica Eraclea; Salvatore Lo Dico, 55 anni, sindaco di Joppolo Giancaxio; Calogero Morgante, 67 anni, ex assessore del Comune di Racalmuto; Armando Savarino, 71 anni, sindaco di Ravanusa; Emilio Militello, 55 anni, sindaco di Santa Elisabetta e Alfonso Tedesco, 51 anni, ex sindaco di Aragona nonché Maria Campanella, 51 anni, Anthony Lauricella, 41 anni, Giuseppe Cacciatore, 60 anni, Vincenzo Gagliardo, 41 anni, Vincenzo Randisi, 44 anni, Giuseppa Maria Francesca Gulisano, 49 anni, Carmela Di Marco, 48 anni, Giuseppina Brucculeri, 38 anni, Luigi Di Vincenzo, 40 anni, Stefano Marsiglia, 32 anni, Carmelo Zambito, 37 anni, e Massimo Parisi, 34 anni. A loro era contestata l’ulteriore imputazione di falso per avere dichiarato, secondo l’accusa contrariamente al vero, di possedere i requisiti.
La Procura, ipotizzando una serie di abusi in quanto la scelta dei componenti del consiglio sarebbe illegittima perché determinata per fare clientelismo e fare loro ottenere l’indennità di carica, aveva chiesto la condanna degli imputati.
Il gup ha invece disposto l’assoluzione per gli imputati del procedimento celebrato con il rito ordinario, ed il non luogo a procedere per gli imputati di quello celebrato con il rito abbreviato, con la medesima formula assolutoria: “il fatto non costituisce reato”.