Aragona- Il sindaco incontra i precari
Aragona
(Agrigento) – Dopo l’incontro romano tra il sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri Catricalà e una delegazione dei
rappresentanti del comitato dei sindaci – incontro organizzato dall’ On.
Salvatore Iacolino – il primo cittadino di Aragona ha incontrato,
giovedì 26 sett 2012, i dipendenti del comune per spiegare loro le
risultanze dell’incontro. Un incontro che secondo quanto affermato dal
Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL, Alfonso Buscemi, anch’egli
presente a Roma, avrebbe prodotto dei buoni risultati.
Nel corso della riunione tenutasi presso l’aula consiliare del comune
di Aragona, i volti tirati mal celavano la preoccupazione dei
lavoratori precari, per una problematica che potrebbe far esplodere una
vera e propria bomba sociale.
Nel paese delle maccalube ci sarebbero infatti 29 contrattisti
stabilizzati a tempo determinato ai sensi della legge 16/2006 e 98
lavoratori impiegati in attività socialmente utili. Naturalmente la
speranza di tutti loro sarebbe quella di essere stabilizzati a tempo
indeterminato, cosa che al momento parrebbe di difficile attuazione. “
La regione siciliana – chiarisce il sindaco Parello
– al momento dovrebbe trovare dalle proprie pieghe di bilancio 308
milioni di euro necessari per il 2013 e i contratti in proroga possono
andare in deroga al patto di stabilità, ai sensi di quanto previsto dal
comma 23 ter art. 14 del D.lgs. 78/2010 successivamente trasformato in
legge. Quindi assicurare a 22.700 famiglie (in tutta l’Isola)
la possibilità di poter continuare a contare su un emolumento che, seppur esiguo, è essenziale per la propria sopravvivenza”.
Il sindaco di Aragona ha voluto parlare ai propri dipendenti con
coraggio e col cuore in mano, facendo presente la difficile situazione
economica che sta attraversando l’ente per il quale loro non sono un
peso bensì la linfa vitale. Un momento di chiarezza per discutere e
interpretare quelli che sono i problemi in relazione al precariato in
capo all’ente e tutti assieme capire quali strategie intraprendere. È un
momento critico e fioccano debiti da tutte le parti, decreti ingiuntivi
e atti di pignoramento, ma il sindaco pro tempore non vuole sfuggire
alle proprie responsabilità; “
se assieme riusciamo ad avviare bene i passaggi che questa squadra deve fare, io sono sicuro che c’è la faremo”
– ha detto il sindaco Parello ai suoi dipendenti invitandoli poi a non
dare credito alle voci, messe in giro ad arte, su dissesti e dimissioni.
Al momento della candidatura a sindaco, Parello non era consapevole delle difficoltà e dei problemi che avrebbe trovato. “
Non pensavo che questo ente da qualche anno non pagava le utenze;
non
pensavo che questo ente da qualche anno sfuggiva alle sollecitazioni e
alle note che arrivavano dall’esterno; non pensavo che una classe
dirigente e che gli uffici di questo comune, spesso lasciassero in aria
situazioni che invece dovevano essere affrontate. Chiudendo il discorso
con il passato, il mio dovere è quello di amministrare questo comune,
sicuramente di non dissestarlo nè tantomeno di andare via dopo pochi
mesi”.
Quattro mesi di amministrazione che hanno consentito al sindaco e
alla sua giunta di entrare nel vivo delle difficoltà che attanagliano il
comune di Aragona. Adesso – afferma il primo cittadino – è arrivato il
momento che tutti uniti si tenti di tirare fuori l’ente dal pantano
rimboccandosi le mani ed iniziando a lavorare.
Presa la parola il segretario generale, Michele Iacono, ha voluto
ricordare ai lavoratori dipendenti precari, incoraggiandoli, che non
esistono lavori inutili. Michele Iacono dopo averli invitati a lavorare
con senso di squadra mettendoci del loro nel proprio lavoro, ha ribadito
di aver fiducia nel poter trovare soluzione a una situazione
effettivamente difficile.
Riprendendo
le parole di Michele Iacono e convinti che realmente non esistono
lavori inutili, preme portare a conoscenza dello stesso segretario
quanto accadrebbe al centro ricreativo per disabili dove – da una
segnalazione pervenuta alla nostra redazione – il servizio agli undici
disabili che lo frequentano è temporaneamente sospeso per mancanza di
elettricità. Ma nonostante i servizi igienici non utilizzabili, da circa
una decina di giorni, e certamente non in armonia con quanto previsto
dalle vigenti normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, i
dipendenti sono comunque, tenuti a recarsi in quei locali per espletare
le proprie mansioni.
Il comune di Aragona conta più di un centinaio di lavoratori precari
che spesso ingiustamente sono visti dalla cittadinanza come la causa
principale di tutti i mali che affliggono il comune. Molti aragonesi,
probabilmente ignorano che questi lavoratori entrano a pieno titolo nel
funzionamento della macchina comunale e costituiscono un importante
tassello della locale economia di un centro quale è Aragona che non
dispone di industrie ed altre importanti attività produttive. Agli
amministratori mettere al servizio della cittadinanza e in economia la
dignitosa opera di questi lavoratori.
Totò Castellana