lunedì 18 giugno 2012

don Camillo a Joppolo? no a Ribera!

girovagando per il web agrigentino vi segnalo un singolare articolo di Angelo Renda su quanto sta succedendo a Ribera tra il parroco padre Lentini e il signor Sindaco Pace.

Sembra una classica storia di Peppone e don Camillo, ma non è così.
Fatene buona lettura!

RIBERA, IL PARROCO CONTRO IL SINDACO FESTAIOLO



da http://www.bellaciaoag.it/  il 17-06-2012 12:54 di ANGELO RENDA

È´ stato, da sempre, definito un prete all´antica, uno degli ultimi che ancora indossa l´abito talare con i suoi luccicanti 33 bottoni, che simboleggiano i 33 anni di vita terrena di Gesù Cristo. Ha detto "basta"alle più´ resistenti e incrostate voglie festaiole della Giunta Comunale del giovane sindaco Pace. Don Gerlando Lentini è un prete scomodo e spigoloso. Il sacerdote di origini favaresi, ma da sempre residente a Ribera, è direttore di un mensile di cultura, storia e attualità. L´intervento a "gamba tesa" dell´irruento Don Gerlando Lentini contro l´amministrazione Pace, è simile ad uragano fuori stagione, con fulmini e tuoni. Lo contesta aspramente, in questa infuocata estate, come responsabile di una vera e propria ubriacatura programmatica che va dai divertimenti, balli e musiche ora senza freno ora rilassanti, dai suggestivi fuochi di artificio ai numerosi spettacoli teatrali, dalle esaltanti sfilate di miss alle caserecce degustazioni di prodotti locali . Non manca niente, ce ne per tutti i gusti e per tutte le latitudini del territorio crispino: da Borgo Bonsignore a Seccagrande, da Piana Grande alla Villa Comunale. condivido in pieno l´omelia, il breve e accalorato sermone tenuto dal sacerdote ai fedeli. In merito, le cronache cittadine raccontano e riportano che il suo è stato un convinto discorso esortativo verso Carmelo Pace di cui è, oggi non ascoltato, consigliere spirituale. E´ giunto il momento che in tutte le parrocchie delle chiese di Ribera si avverta la necessità di programmare e dedicare almeno una giornata ad un momento forte e di sana riflessione sul tema: un popolo tartassato di "tasse e balzelli" . Condivido in toto le valutazioni espresse dal parroco della chiesa di San Giuseppe, posta all´interno dell´Orfanotrofio di via Giacomo Cusmano nel quartiere di Villa Isabella. Come a voler contrapporre al costume forsennato dell´esagerato divertimento l´alto valore educativo a cui è chiamato a svolgere chi ha il primario ruolo politico ad amministrare correttamente una città. Ben vengano le feste per il gaudio e la gioia del popolo, ma è pura follia e sperpero di denaro pubblico che esse, in questa difficile fase di congiuntura e di tagli di risorse ai comuni definite di "perfetta macelleria sociale", avvengano tutti i giorni dal 2 luglio a metà settembre. Sono sulla stessa linea e pienamente d´accordo con Don Gerlando sull´aspetto etico: "ciò è davvero eccessivo e soprattutto poco educativo!". Ecco perché Don Gerlando è scontento e amareggiato di come Pace amministra il paese in questi caldi mesi d´estate! Il Capo dell´Amministrazione non è certo un "buon pastore", non ha amorevole cura del "gregge" che l´affermazione elettorale gli ha affidato; non lo deve sorvegliare per mestiere, ma educarlo ad ideali forti e comportamenti responsabili. Mentre dei cosiddetti eventi turistici festaioli, tanto osannati, poca cosa si è vista all´orizzonte dal punto di vista del ritorno economico. Diciamo basta e richiamiamo tutti ad un grande senso della responsabilità e della dignità nei confronti di tutti coloro che stanno soffrendo le difficoltà economiche. Ecco la urgente necessità di una giornata di riflessione sul popolo tartassato di "tasse e balzelli", perché l´Istituzione Comune sta perdendo di vista il vero interesse dei cittadini e soprattutto delle fasce più disperate e deboli.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra joppolo! Vedremo quest'anno se la crisi e i tagli agli enti locali ci sono pure per joppolo oppure il nostro paese è ricco. Ha ragione don Lentini. La popolazione non può perdere servizi per spese inutili e come dice l'articolo senza alcun ritorno economico. vale per ribera ma vale anche per joppolo.

Anonimo ha detto...

ATTENZIONE A NON ESAGERARE: in quasi tutti i piccoli paesi come il nostro si cerca sempre di fare qualcosa per l'estate, mi sembra giusto che dopo un inverno a lavorare e a prendersi dispiaceri con lo stress, arrivi un toccasana rilessante come qualche mese di divertimento. MA ATTENZIONE A NON ESAGERARE. Lo Dico deve stare attento alle casse. Per fare questo ha bisogno di assessori spiccati in tal senso ma purtroppo non c'è l'ha, anzi gli mancano propio gli uomini giusti. Lo Dico persevera ogno anno a fare venire sempre le stesse persone, le stesse facce, gli stessi spettacoli, le stesse musiche, gli stessi balli, gli stessi estranei, insomma una noia mortale. Questa amministrazione ha bisogno di un tagliando come quello che si fanno alle auto. SPERO CHE MAGGIO 2013 SIA PIU' VICINO DI QUELLO CHE POSSA SEMBRARE PERCHE' NON SE NE PUO' PIU'

Anonimo ha detto...

Il problema non sono le feste estive. Sono necessarie per animare un poco il paese. Ma credo che non bisogna esagerare nelle spese. Il bar ottiene lo stesso risultato e non credo che spenda le cifre che ogni anno spende il comune. Un comune deve dare principalmente SERVIZI tutto l'anno e non soltanto FESTE e SAGRE per quaranta giorni d'estate. E poi un ritorno economico non ci deve essere? quelli che vengono da fuori neanche l'acqua comprano.

Anonimo ha detto...

SONO UNO CHE ALLE ULTIME ELEZIONI HA VOTATO PORTELLA E PERTANTO, MI RIVOLGO ALL'OPPOSIZIONE: in questi 9 anni di battaglia, solamente il 10% è stato speso a incentivarenuove idee, il 20% è stato speso per chiedere cose già ben conosciute, come ad esempio, la strada delle cooperative e il 70% è stato speso a dire parole al Sindaco. ORA: capisco che quel 70% è ben giustificato, visto l'operato di un sindaco scellerato ma il 10% di nuove idee E' POCO PER VINCERE LE PROSSIME ELEZIONI, BISOGNA FARE DI PIU'. E per fare di piu' invito tutta la vecchia guardia dei partiti dell'opposizione, ovvero, i vecchi a volere insegnare ai giovani la strada per la futura polita Joppolese che deve essere basata principalmente dal rispetto reciproco, da un grande base di valore umano, da veri valori familiari e da un spiccatta intelligenza e voglia di imparare

Anonimo ha detto...

per anonimo del 21/06 ore 14,02. Mi sembra che hai un bel bilancino. Io però non capisco come fai ad attribuire le percentuali. Quali sono le idee nuove pari al 10% e le idee vecchie pari al 20%? Quelle del 70% le capisco pure io. Anche se credo che, nella dialettica politica (dove esiste e non a joppolo) il "dire parole al sindaco equivale ad avanzare proposte alternative rispetto a quelle del sindaco.

Anonimo ha detto...

Carissimo collega dell'ultimo commento ti ricordo che in 9 anni di opposizione l'aver detto parole al sindaco Lo Dico non basta come alternativa politica ci vuole molto di piu'. Ad oggi l'opposizione può diventare veramente una grande alternativa se: primo: ci vuole un giovane intelligente, spiccato, scaltro e carismatico da candidare come sindaco. Secondo:ci vuole un gruppetto di persone piu' anziane e esperienti a valorizzare e dare peso politico al paese. Terzo: il nuovo sindaco dovrà circondarsi da elementi che non si limitano solamente a scagliarsi contro l'operato degli altri. Quarto: ce bisogno di gente con radicati valori umani, familiari e possibilmente che crede in Dio. Per tutto il resto se ne puo' dare giudizio ai posteri

Anonimo ha detto...

anonimo delle 11.44, stai tranquillo il giovane intelligente,spiccato,scaltro e vicino alla povera gente in paese ceeeeeeeeee.guardatevi intorno!!!!